Villaggio Verde
Russi (RA)

2000 - 2004
Premessa
L’approccio progettuale a questo intervento è stato arricchito  dalla possibilità offerta sia dall’Amministrazione Comunale, (e dai propri tecnici), sia dal Ministero dell’Ambiente, tramite le iniziative delle denominate “Città Sostenibili delle bambine e dei bambini”. Sinteticamente questa iniziativa vuole stimolare sempre più Amministrazioni Comunali italiane ad adottare “buone pratiche” ambientali, per una gestione  sostenibile rivolta al miglioramento della convivenza sociale e della qualità della vita di tutti i cittadini.
Il tentativo di questa progettazione è stato quello di concretizzare questo principio partendo dall’analisi delle relazioni tra cittadini, servizi, programmi dei collegamenti e di relazioni, (anche energetiche), insieme a quelle del loro impatto  globale sull’ambiente circostante e sul loro più esteso intorno. Tutti questi fattori, se strettamente connessi, possono essere un buon percorso per avviare il quartiere  ad  una reale sostenibilità.
 
Soluzione Progettuale
E’ stato molto interessante scoprire che, dopo un primo “disorientamento”,  tutti i futuri acquirenti del terreno, si sentivano coinvolti del principio che “…curare la propria casa ed il proprio  giardino, (sia per loro che per i loro figli), significa estendere l’interesse all’intero comparto, all’area verde non  del proprio lotto,  ma del lotto intero che costituisce il comparto”.
Obiettivo progettuale dell’intervento è la gente che vi abita, (e quindi, loro!), i loro contatti la loro espressione e aspettative, ed il fine a lungo termine, è quello di uno sviluppo sostenibile, (dove loro diventano gli attori principali),  in una struttura flessibile per una comunità attenta, vigorosa, in un ambiente sano e non inquinante, (ne inquinato).
La viabilità proposta si traduce in un accesso all’area, da due direttrici: dalla strada Statale direzione Faenza, tramite l’attuale Via San Giovanni e direzione Ravenna, dalla Via Cantagallo.
La distribuzione interna dell’area residenziale prevede due accessi, a senso unico di marcia, sulla Via Cantagallo in modo tale da privilegiare l’area a verde attrezzato direttamente affacciata alla strada. 
Conseguentemente, la viabilità di servizio alle residenze,  viene ad assumere un carattere molto riservato e protetto, favorendo una accessibilità  al fine di sostenere  un benessere sociale  ed uno stile di vita urbano.
Queste sono le basi, alle quali deve far seguito una progettazione che privilegi la vivibilità degli spazi urbani,  per realizzare un intervento che privilegi “… la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione  individuale e la socializzazione dell’infanzia e dell’adolescenza,…” come precisato nelle finalità della Legge del 28 agosto 1997, n.285,
         La scelta progettuale di concentrare l’area verde, oltre a rispondere coerentemente ai punti sopra esplicitati, risponde  ad un bisogno fondamentale  per lo sviluppo e l’educazione dei bambini: il gioco è un fattore chiave  per l’educazione e l’apprendimento.
L’ambiente urbano dell’intervento è stato  pianificato cercando di  fornire spazio e tempo per il gioco libero  che permette un’esperienza diretta del contesto urbano.
Da questo, la scelta di stimolare  e suggestionare i fruitori nell’area verde con movimenti e dislivelli del tappeto erboso, diversificarne la superficie, e  considerarlo un “capo per i giuochi” inteso come un mezzo critico  per comprendere il proprio ambiente  e la propria cultura.